giovedì 20 ottobre 2011

20 Ottobre 1944 - Per non dimenticare i piccoli martiri di Gorla


Erano le 11.26 e i bambini, insieme agli insegnanti, svolgevano la normale attività didattica. La guerra era iniziata ormai da quattro anni, ma ciò non aveva tolto ai bambini il sacrosanto diritto di andare a scuola.

Gorla è un sobborgo di Milano. 
Alle 7.58 era decollato da Foggia il "Bomb Group", ossia una squadra bombardamento alleata composta da  38 bombardieri B-24 del 461°, altri 29 provenienti dal 484° e altri 36 del 451°. Il loro obbiettivo erano  gli stabilimenti industriali della Breda. L'attacco venne suddiviso in tre ondate, per evitare eventuale contraerea (che a Milano era praticamente inesistente). La prima ondata finì a vuoto nelle campagne. La seconda ondata fu quella disastrosa : per un errore di comunicazione la squadra errò nel virare, finendo da tutt'altra parte e fu troppo tardi per rimediare. Intanto le oltre 300 bombe erano state innescate e gli aerei non sarebbero potuti mai e poi mai atterrare. Allora il comandante, molto "eroicamente", invece di  far sganciare le bombe in aperta campagna, ordina di disfarsene lanciandole in pieno centro abitato.
E fu l'inferno : 703 morti e 481 feriti.
Fu colpita anche la scuola elementare, furono uccisi 184 bambini, 184 angeli con la sola colpa di essere nati nel periodo sbagliato.


Allora i colori delle divise non contano più nulla: repubblicani, antifascisti e partigiani si lanciarono fra le macerie per cercare di estrarre i propri amici, i propri parenti. Tutti si unirono nel dolore, un dolore che non che non può essere giustificato, in quanto chi ha commesso questo orrore sapeva chi ne avrebbe pagato le conseguenza. Qualche mese dopo gli stessi assassini furono accolti come "liberatori" e tuttora continuano ad essere considerati tali, in una Italia che non ha memoria del suo dolore, in un'Italia che non ha memoria di 184 povere vite, spezzate dal cinismo di una guerra senza buoni ne cattivi.

Vi invitiamo a leggere, se non i nomi, almeno le età di quei poveri, piccoli angeli.
I Bambini :

ABBONDANTI Ernesta, di anni 7
ALQUA' Dolores, di anni 9
ANDREONI Edvige, di anni 6
ANDREONI Franco, di anni 6
ANDENA Vanda, di anni 7
ANDENA Giorgio, di anni 9
ANGIOLINI Cesarina, di anni 10
ASSANDRI Marisa, di anni 10
AVANZI Lucia, di anni 8
BACCINI Luciana, di anni 10
BACILIERI Giancarlo, di anni 11
BALDO Bruno, di anni 7
BALUCI Teresa, di anni 7
BALUCI Concetta, di anni 9
BANDIERA Valter, di anni 9
BECCARI Vilma, di anni 10
BECCARI Stefania, di anni 8
BELLUSSI Ambrogio, di anni 8
BENZI Bice, di anni 6
BERETTA Giuseppe, di anni 6
BERNAREGGI Tullio, di anni 8
BERSANETTI Loredana, di anni 6
BERTOLENI Vincenzo, di anni 7
BERTOLESI Piera, di anni 7
BERTONI Valter, di anni 9
BIANCHET Chiara, di anni 10
BIFFI Pierluigi, di anni 6
BOERCHI Silvano, di anni 8
BOLZONI Gianfranca, di anni 6
BOMBELLI Giuseppe, di anni 9
BONFIGLIO Celestina, di anni 8
BORACCHI Vilma, di anni 6
BORGATTI Elena, di anni 9
BREMBATI Giovanna Elisabetta, di anni 8
BREMMI Maria, di anni 11
BRIOSCHI Paolo, di anni 9
BRIOSCHI Gianni, di anni 6
BRIVIO Giovanna, di anni 12
BRUTTO Antonio di anni 6
BURATTI Rosalba, di anni 7
CACCIATORI Ernestina, di anni 6
CALABRESE Loredana, di anni 6
CALETTI Giancarla, di anni 6
CAUDA Rosangela, di anni 12
CARANZANO Margherita, di anni 7
CARRERA Carlo, di anni 11
CARRETTA Renata Teresa, di anni 9
CARRETTA Luigi, di anni 8
CARRETTA Anna, di anni 7
CASATI Giuliano, di anni 7
CASLINI Adriano, di anni 10
CASSI Giordano, di anni 9
CASSUTTI Ida Santina, di anni 10
CASTELLI Lorenzo Omobono, di anni 6
CASTELLINO Claudia, di anni 9
CASTOLDI Rolando, di anni 7
CATTANEO Carlo, di anni 5
CAVAGNOLI Giuliana Maria, di anni 6
CAZZANIGA Antonio, di anni 9
CELIO Anna, di anni 7
CERUTI Giancarlo, di anni 7
CINQUETTI Felice, di anni 10
COLOMBANI Adriano, di anni 9
COLOMBANI Rosanna, di anni 7
COLOMBO Annamaria, di anni 7
COLOMBO Maria, di anni 10
COMPITI Agostina, di anni 9
CONCARDI Giancarlo, di anni 7
CONSIGLIO Riccardo, di anni 11
CONTATO Rosalia, di anni 6
CONTE Elena, di anni 7
CONTI Mirella, di anni 10
DALLA DEA Marina, di anni 9
DALLA DEA Vittore Paolo Ambramo, di anni 7
DALL'ORA Emilia, di anni 10
DANIELI Gianna, di anni 10
DE CONCA Luisa, di anni 10
DIDONI Fausta, di anni 10
DIDONI Teresina, di anni 11
DONEDA Giulia, di anni 6
DORDONI Giancarla, di anni 11
FALCO Franco, di anni 6
FARINA Gaetano, di anni 10
FARINA Mario, di anni 6
FARINELLA Giovanna, di anni 8
FERRARIO Luigi, di anni 6
FERRE' Margherita, di anni 8
FERRI Natalino, di anni 8
FERRONI Pierino, di anni 7
FONTANA Oscar, di anni 8
FONTANA Vittoria, di anni 10
FOSSATI Adele, di anni 6
FRANCHI Dario, di anni 7
FRANZI Angelo, di anni 6
FREZZATI Rosalia, di anni 6
FRONTI Angelo, di anni 6
FUZIO Ezio, di anni 9
GALLINA Clelia, di anni 12
GARULLI Giovanni, di anni 8
GAVOLDI Antonio, di anni 9
GHELFI Pasquale, di anni 10
GILARDI Silvana, di anni 6
GIOVANNINI Villiam, di anni 7
GIULIANI Aldo, di anni 8
GOI Eleonora, di anni 11
GORETTI Edoardo, di anni 6
GRANDI Enrico, di anni 7
LAMBERTI Lamberto, di anni 9
LANDINI Peppino, di anni 8
LIBANORI Giancarlo, di anni 6
LIBRIZZI Maria, di anni 11
LOMBARDI Giuliana, di anni 3
MAESTRONI Giuliano, di anni 6
MAESTRONI Luigi, di anni 12
MAJO Giuliano, di anni 9
MAJO Santino, di anni 7
MAROLI Ruggiero, di anni 8
MARZORATI Roberto, di anni 8
MASCHERONI Nella, di anni 9
MASIERO Gianfranco, di anni 8
MASSARO Antonio, di anni 9
MASSAZZA Natale, di anni 10
MEREGALLI Mirella, di anni 6
MERONI Adriano, di anni 9
MIGLIORINI Maria, di anni 9
MINGUZZI Graziano, di anni 10
MOCCIA Carmela, di anni 6
MODESTI Giancarlo, di anni 6
MOIOLI Umberto, di anni 6
MONFRINI Bruno, di anni 6
MORETTI Licia, di anni 6
MUTTI Giuseppina, di anni 10
NASI Cesarino , di anni 8
ORLANDI Graziella Maddalena, di anni 7
PAGANINI Giorgio, di anni 6
PAGLIOLI Guido, di anni 9
PAGOT Francesca, di anni 5
PANIZZA Armida, di anni 6
PANIZZA Maria, di anni 13
PANNACCESE Antonio, di anni 8
PAVAN Gualtiero, di anni 6
PAVANELLI Maria Luisa, di anni 10
PEDUZZI Rosa Rachele, di anni 8
PETROZZI Sergio, di anni 7
PIAZZA Mario Adolfo, di anni 6
PIERIN Giuseppe, di anni 9
PIOLTELLI Anna, di anni 6
PIROTTA Annunziata Ornella, di anni 6
PIROVANO Adele, di anni 6
PONTI Abele, di anni 6
PORRO Emilio, di anni 6
POZZI Elisa, di anni 6
PUTELLI Anna, di anni 6
PUTELLI Pierina, di anni 7
RAVANELLI Pierluigi, di anni 6
REDAELLI Franco, di anni 9
RELLANDINI Franco, di anni 8
RESTELLI Rosanna, di anni 6
RHO Pierangelo, di anni 6
RIZZOLI Gerardo, di anni 6
ROMANDINI Maria Gabriella Federica, di anni 6
RUMI Rinaldo, di anni 8
RUMI Gabriella, di anni 6
RUSCELLI Marisa, di anni 6
SALA Maria, di anni 7
SALETTI Giancarla, di anni 6
SCOTTI Luigia, di anni 10
SIRONI Ambrogio, di anni 7
SONCINI Antonietta, di anni 9
STOCCHIERO Armando, di anni 9
STOCCHIERO Rinaldo, di anni 6
STRANIERI Erminia, di anni 7
TAMIAZZO Gianfranco, di anni 6
TENCA Teresa, di anni 8
TERMINE Giannina, di anni 7
TROYER Giuseppe, di anni 12
VALLI Antonio, di anni 7
VELATI Giuliano, di anni 10
VELATI Maria, di anni 7
VERDERIO Ennio, di anni 6
VERGANI Giovanni, di anni 12
VICENTIN Mario, di anni 10
VIGANO' Ernestina, di anni 7
VIGENTINI Alberto, di anni 10
VILLA Lidia, di anni 6
VOLPIN Rina, di anni 7
ZAMBONI Andrea Lorenzo, di anni 9
ZANABONI Lidia, di anni 11
ZANELLATI Rosa Maria, di anni 6
ZELI Italo, di anni 7
ZUCCHETTI Luigi, di anni 8
ZUCCHETTI Giovanni, di anni 10

La Direttrice :

TAGLIABUE Isabella Ved. Castelnuovo

I Maestri  e collaboratori :

COLOMBO Bianca
CONSONNI Giulia
CONSONNI Silvio
CONTRERAS Aurora ARMANI
FIOCCHI Alicia
FOLLI Piera MERATI
GAZZINA Norma
LISSANDRINI Ester DE BENEDETTI
MAGNOLFI Giovanna LUZI
NOSETTO Piera Maddalena
PERONE Eugenio
PISTONE Teresa PEZZOTTA
POZZOLI Luisa
REDAELLI Maddalena
SANGALLI Maria Maddalena BIRAGHI con la figlia Riccardina di anni 14
VALZELLI Ida Ved. FUMAGALLI
VERGANI Cesare
ZACCHIA Dorotea QUARANTELLI
ZAMBONI Sara

Altri piccoli periti nello stesso bombardamento :

AMBROSINI Marisa Vanda, di mesi 16
BACILIERI Silvano, di anni 2
BALLADORI Annamaria, di mesi 15
BAZZANELLA Giancarlo, di mesi 18
BECCARI Lilia, di anni 2
BIRAGO Silvana Adele, di anni 4
BONATI Carlo, di mesi 12
CAVALLI Ornella, di anni 2
CLAPES Franca, di mesi 12
CONTE Vittoria, di anni 4
FRANCO Domenico, di anni 3
GALBIATI Rosa, di anni 3
GALBIATI Rolando, di mesi 11
PEREGO Maria Grazia, di mesi 22
SIFARELLI Biagio, di anni 4
SORMANI Isabella Paola, di anni 4
SORRAVIA Alberto Salvatore, di anni 5
VILLA Franca, di anni 4

                                                                                            Francesco Gallone

lunedì 17 ottobre 2011

INDIGNATI: CASAPOUND ITALIA, BLACK BLOC ALIBI PER PROTEGGERE SOLITI IMPUNITI



Iannone, la prossima volta anche noi in piazza per manifestare e difendere Roma
Roma, 16 ottobre – ‘’I black bloc non esistono, sono l’ennesimo alibi di chi si ostina a voler proteggere i soliti noti. A distruggere la città, a incendiare macchine di cittadini indifesi, a trasformare 20 metri cubi di sampietrini in proiettili sono stati gli stessi che il 28 ottobre del 2008 hanno impunemente messo a ferro e fuoco piazza Navona per difendere le ragioni dell’antifascismo militante contro il Blocco studentesco; gli stessi che hanno incendiato cassonetti e devastato il centro di Palermo per impedire la presentazione del libro di Domenico Di Tullio ‘’Nessun dolore, una storia di CasaPound’. Gli stessi che hanno devastato Cuneo e ferito gravemente un nostro responsabile per scongiurare l’apertura di una sede di Cpi e che ogni giorno aggrediscono i nostri militanti nelle Università di mezza Italia per impedirgli di fare politica. Sono quelli che fanno i cortei scortati dalla polizia e che arrivano a Roma in pullman con de Magistris’’. Lo afferma in una nota il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone.
‘’Il signoraggio, l’usura, l’emergenza casa, il precariato sono i problemi del paese, e non da ora – aggiunge Iannone – Sono gli stessi problemi contro cui il nostro movimento si batte da anni in una beata solitudine. Eppure il governatore uscente della Banca d’Italia, pur condannando gli episodi di violenza, ha ritenuto di esprimere solidarietà e comprensione ai cosiddetti indignati. Il fatto che Draghi offra ‘protezione’ a questi ‘ragazzi’ la dice lunga su chi ci sia dietro queste scene di follia collettiva. Quanto a noi, che ogni giorno lottiamo nelle strade, nelle scuole e nelle università di tutta Italia per affermare questi principi, ieri in piazza non c’eravamo, ma la prossima volta indiremo una contromanifestazione contro le banche, l’usura e i ladri di futuro e per difendere la nostra città”.
info: 3478057510
www.casapounditalia.org

sabato 20 agosto 2011

Che sia la volta buona?


Non sono bastate una raccolta firme, più di un migliaio di cittadini in strada a protestare, la protesta dei rappresentanti comunali del 12 aprile e i precedenti inviti. Non credo che una semplice email basterà a far smuovere quei quattro politicanti dalle loro maledette poltrone per venire a guardare lo schifo verso cui stanno traghettando i cittadini cegliesi (e pugliesi). Lo snobbismo mostrato da quei "difensori dei cittadini" crea rabbia. Il consiglio sarebbe, se le eminenze dovessero mancare a quest'ultimo invito, di andare a protestare seriamente a Bari, portando i cittadini davanti alla sede del consiglio regionale.
E' impensabile che una struttura come quella cegliese, voluta e pagata con le donazioni di cittadini, debba essere chiusa e in altre città debbano essere costruite nuove strutture di sana pianta, soprattutto un un periodo di crisi economica. Gli unici (o forse no) a guadagnarci saranno gli imprenditori che riceveranno gli appalti per la costruzione dei nuovi ospedali.
E' strano che ancora adesso determinati personaggi politici cegliesi sembrino freddi (o addirittura favorevoli) nei confronti di questa manovra diabolica, solo perchè ai loro profeti godono dell'infallibilità divina.



COMUNICAZIONE VIA  E.MAIL                                       AL PRESIDENTE REGIONE PUGLIA
                                                                           ALL’ASSESSORE ALLA SANITA’ REGIONE PUGLIA
                                                                           A TUTTI  I CONSIGLIERI REGIONE PUGLIA
                                                                           AL PRESIDENTE PROVINCIA DI BRINDISI
                                                                           AL PRESIDENTE ANCI PUGLIA  
                           
                                                          LORO  SEDE                                                                                                                                    







OGGETTO:           TERZO ED ULTIMO INVITO.




CON RIFERIMENTO AL NOSTRO INVITO PER  SOPRALLUOGO ALLA STRUTTURA OSPEDALIERA DI CEGLIE MESSAPICA (BR) DEL 20.7.2011 E DEL 03.08.2011 CRITICHIAMO CON FORZA LE SIGNORIE VOSTRE  PER NON AVER RISPOSTO  ALLE RICHIESTE FORMULATE.
PERCIO’ I CONSIGLIERI COMUNALI  HANNO RITENUTO OPPORTUNO AVVIARE TRAMITE LA REGIONE PUGLIA UN SOPRALLUOGO DELLA STRUTTURA OSPEDALIERA, PER VERIFICARE LE CONDIZIONI DIEFFICIENZA ED EFFICACIA DELLA STESSA, PER LA PARI DIGNITA’ ANCHE RISPETTO A QUELLE STRUTTURE CHE LA STESSA REGIONE PUGLIA HA  VISIONATO IN ALTRI COMUNI.
SI FA PRESENTE,CHE I PREDETTI CONSIGLIERI COMUNALI INVITANO LA REGIONE PUGLIA A NON COSTRUIRE NUOVI OSPEDALE, CREANDO NUOVI SPRECHI E INDEBITAMENTI DELLA SANITA’, IN QUANTO CI TROVIAMO DI FRONTE A UNA CRISI ECONOMICA NAZIONALE, REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE.
A TAL PROPOSITO, FACCIAMO PRESENTE ALL’INTERO CONSIGLIO REGIONALE CHE QUALORA SI DOVESSE ADOTTARE LA LINEA DI COSTRUIRE NUOVI OSPEDALI, I PREDETTI CONSIGLIERI SIOPPORRANNO CON UNA MOBILITAZIONE DI CITTADINI DEL TERRITORIO, AFFINCHE’  QUESTO NON AVVENGA, PER NON CREARE UN ULTERIORE  INDEBBITAMENTO RISPETTO A QUELLO GIA’ ESISTENTE.
PERTANTO, VI COMUNICHIAMO CHE TALE VOSTRO RIFIUTO, LO RENDEREMO PUBBLICO  PER IL DISINTERESSE TOTALE, ESSENDO UN  ORGANO ISTITUZIONALE  REGIONALE.
TANTO PER VOSTRA OPPORTUNA CONOSCENZA.

CEGLIE MESSAPICA        Lì  16.08.2011




                                                                                                                             FIRMATO DAI CONSIGLIERI COMUNALI
                                                                             
RODIO CATALDO
              
CIRACI NICOLA
                                                              
RICCI NICOLA

SANTORO PASQUALE

PALMA GIUSEPPE


P.S. : Prima di inviarla potevano dare una controllatina all'ortografia...

                                                                                    



FRANCESCO GALLONE

martedì 2 agosto 2011

Strage di Bologna, strage di Stato.


Trentuno anni sono passati dal più grave fatto di sangue della storia italiana del dopoguerra. Il 2 agosto 1980 alle 10 e 25, nella stazione ferroviaria di Bologna, un ordigno di fabbricazione artigianale esplode uccidendo 85 poveri malcapitati. Da subito si delinea l'intento terroristico dell'azione. Altrettanto subito, senza nemmeno la sicura certezza, avvalorata da eventuali prove, essa viene bollata come "neofascista".
Due settimane dopo vengono emessi dalla Procura della Repubblica di Bologna ben ventotto ordini di cattura verso militanti (o presunti tali) dei "Nuclei Armati Rivoluzionari".
Seguirà un processo lunghissimo, intralciato e depistato più volte da organi occulti legati al SISMI, alla P2 e alla CIA, che porterà alla condanna all'ergastolo di Giusvà Fioravanti e Francesca Mambro. Ultimo capro espiatorio è stato Luigi Ciavardini, condannato quattro anni fa a scontare una pena di trent'anni  di reclusione.
I lati oscuri della vicenda sono molti. Molte sono le infamità commesse lungo le indagini: basti pensare all'omicido del militante di Terza Posizione Nanni De Angelis (fratello del senatore PDL Marcello De Angelis). Questi, il 2 agosto, era a giocare le finali nazionali di football americano a Castel San Giorgio, in provincia di Salerno. Per di più fu ripreso più volte dalle telecamere di una TV locale. Arrestato dopo due mesi di latitanza, picchiato a sangue e condotto in carcere senza che gli venissero date le dovute cure, fu impiccato al termosifone della sua cella.
Ma questo è solo uno degli episodi raccapriccianti legati alla mattanza post-attentato.
Seguiranno episodi di repressione reazionaria e tentativi di attribuzione delle responsabilità a terzi.
Resta il fatto che l'attentato non fu mai rivendicato da alcuna organizzazione terroristica, ne italiana, ne straniera.
L'allora Presidente del Consiglio, Francesco Cossiga, in una lettera indirizzata al deputato Vincenzo Fragalà rivelerà di una pista legata al FPLP (Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina) e del terrorista(?)  marxista venezuelano Ilich Ramirez Sànchez, meglio conosciuto come "comandante Carlos".
Quest'ultimo però, durante la sua detenzione a Parigi, ha rivelato qualcosa di ben più raccapricciante: l'ordigno fu messo da uomini in nero, legati all'organizzazione Gladio (della quale Francesco Cossiga fu sovrintendente), su ordine diretto della CIA. Anche il Mossad, con l'attribuzione dell'attentato alle forze palestinesi ci avrebbe guadagnato.
Fatto sta che degli innocenti stanno pagando per pene non commesse e le famiglie delle vittime non avranno mai giustizia.
Gli agnelli sacrificali sono stati immolati per la "sicurezza" del panorama politico europeo e occidentale.

FRANCESCO GALLONE


lunedì 30 maggio 2011

...

Non sapendo che fare per prendere sonno, questa notte mi è venuto lo "schiribbizzo" di vedere da quali nazioni viene visitato questo blogghiccio... Sorprendente...

Si monta la galleria!

Comincia l'allestimento delle luminarie per la festa patronale di Sant'Antonio da Padova. I lavori, cominciati in questi giorni, sono stati affidati alla ditta "Luminarie Memmola Vincenzo" di Francavilla. Da ammirare gli operai che, sotto il sole cosente di "menzadije" erano nel corso a farsi il mazzo...




domenica 22 maggio 2011

18 maggio 2011 : Giornata studio del Blocco Studentesco, trattante il tema "Foibe ed Esodo giuliano-dalmata" al Palasport 2006 di Ceglie Messapica

Finalmente, con molto ritardo, il 18 maggio a Ceglie si è svolta la prima manifestazione studentesca sulle Foibe. Organizzata dai ragazzi di Ceglie del Blocco Studentesco, la manifestazione ha visto la partecipazione di quasi 400 studenti dei licei classico e scientifico e dell'istituto tecnico-commerciale. Ha partecipato anche una delegazione di studenti frequentante l'istituto professionale per i servizi sociali.

Ecco il video dell'evento:




Ecco il comunicato stampa del Blocco Studentesco:

Blocco studentesco: "la verità non va infoibata"

‘La verità non può essere infoibata’, è il titolo della giornata studio organizzata dal Blocco Studentesco presso il Palasport2006 di Ceglie Messapica. L’incontro, patrocinato dal Comune del centro brindisino, ha riunito gli studenti di due licei e di tre istituti professionali della provincia.
Al tavolo dei relatori i due ospiti invitati dagli organizzatori del Blocco Studentesco: Angelo Tomasello, esule istriano e portavoce de L’arena di Pola e Franco Guzzo, presente in veste di profugo fiumano ma artista poliedrico, scrittore, ceramista, pittore e sportivo esemplare, cultore delle arti marziali, velista e paracadutista. Gli ospiti hanno raccontato con commozione e trasporto il loro vissuto personale, le vicende drammatiche che hanno costretto le comunità istriane, fiumane e dalmata a fuggire dai loro paesi natali, vittime della pulizia etnica delle truppe titine e abbandonate al loro destino dai governi italiani del dopoguerra.
“Siamo soddisfatti dell’esito di questa giornata studio – dichiara il responsabile provinciale del Blocco Studentesco, Antonio Lippolis – che ha visto la partecipazione di oltre quattrocento studenti, coinvolti dai racconti dei relatori e interessati fino alla fine dell’incontro, prova ne siano le numerose domande rivolte nel dibattito finale”. Esprime la propria soddisfazione anche il responsabile regionale dell’associazione studentesca di CasaPound Italia, Matteo Centonze, il quale sottolinea la scelta del Blocco di invitare due esuli in veste di relatori: “Abbiamo ritenuto che il racconto dei protagonisti diretti di certe vicende avrebbe avuto maggiore presa sugli studenti – dichiara Matteo Centonze – e il riscontro di pubblico e l’interesse manifestato ci hanno dato ragione. L’impegno assunto dal Blocco Studentesco per restituire la giusta attenzione al dramma delle foibe e all’esilio dei nostri connazionali dalmati e istriani, troppo a lungo taciuti e ignorati, va oltre le cerimonie e le celebrazioni della Giornata della memoria, ma continua nel corso dell’anno scolastico grazie a iniziative come la giornata studio organizzata a Ceglie”.

Ritornati in attività

Ci scusiamo per l'assenza, ma vari motivi logistici e di tempo non hanno permesso l'aggiornamento costante del blog. Siamo lieti, quindi, di annunciare il ritorno in attività del blog.

venerdì 22 aprile 2011

CasaPound Brindisi agisce su Ceglie

In questo video è documentata l'azione compiuta dai militanti di CasaPound Italia su Ceglie.
Il motivo di questo?
E' subito spiegato : la Puglia è stata colpita dal problema della mala gestione dell'ondata migratoria, l'Italia si è lanciata nella crociata masochista anti libica. Europa non pervenuta.
L'Italia ha perso ciò che aveva guadagnato senza guerre e senza bombe, ma bensì con la diplomazia. L'Italia ci sta perdendo perchè è costretta a gestire l'ondata di disperati mentre le nazioni che hanno causato questo esodo chiudono le proprie frontiere.
Quindi i ragazzi di CPI si sono opposti a ciò : azioni in tutt'Italia (e anche in Francia) per sensibilizzare i cittadini affinchè si oppongano a tutto ciò.

A voi giudicare

lunedì 18 aprile 2011

Facciamo paura...


Essendomi personalmente impegnato per diffondere questo blog (senza disdegnare nemmeno la spam)
ho voluto controllare anche quali reazioni destasse nell popolo messapico la nostra presenza. Girando qua e là per qualche blog ho letto commenti di persone sconvolte e preoccupate.
A quelle persone dico : "Non vi preoccupate, non mangiamo i bambini". 
E poi a chi voleva sapere a quale identità dell'ultra destra facciamo riferimento rispondo :"Il blog è indipendente e dà il suo plauso a qualunque partito o organizzazione che riesce a organizzare iniziative sociali e culturali che sappiano raggiungere un buon risultato!".

Vorrei precisare che il temine estrema destra non mi è molto congeniale : non mi considero di destra, penso che sia solo un'indicazione sbrigativa, non in grado di esprimere il mio pensiero.
Sono più vicino alla "working class" (dalla quale provengo) e ho un'idea sociale molto più simile a quella socialista. Allo stesso tempo sono nazionalista.
Ora ci terrei a precisare che essere nazionalista non vuol dire essere un pazzo fanatico : io rispetto le altre nazioni, i loro simboli e la loro storia. Io non mi considero ne razzista, ne xenofobo : per me il problema non è l'immigrato, ma è il fenomeno dell'immigrazione. Io semplicemente sento di essere italiano. Sento quel bagaglio storico e culturale che mi caratterizza come abitante di questa terra e che il mondialismo e il relativismo nazionale che imperversano in questo periodo guardano con sdegno e superiorità.
Sono anticapitalista.
Antiborghese.
Antimperialista.
Antiamericano.
Sono contro il libero mercato.

Sono per la socializzazione delle fabbriche.
Sono per la tutela della produzione italiana.
Sono per l'aiuto ai disabili e alle classi più povere.

Sono indipendente dal gioco (e anche giogo) politico che sta soffocando l'Italia.
Sono indipendente e basta (Terza Posizione docet!).
 


I morti si dimenticano, ma la vergogna resta...


In questi giorni sono rimasto sgomento : parlando con dei sedicenni cegliesi ho potuto constatare come essi non sanno proprio cosa siano state le Foibe. Non sanno dei quindicimila italiani (fascisti e antifascisti) morti a causa della loro nazionalità. Non sanno del dramma di almeno duecentomila giuliano-dalmati costretti ad abbandonare le proprie dimore, i propri lavori e anche i propri ricordi.
Come può essere che molti non conoscano questa pagina importantissima della storia italiana?
Come può essere che a Ceglie (dove ai Martiti delle Foibe è dedicata una via molto frequentata : quella del Palazzetto dello sport... ), in Puglia (che in quel tempo ospitò quasi mezzo migliaio di profughi all'interno del Villaggio Trieste a Bari) ci si sia dimenticati di tutto ciò.

Il fatto è che il dramma delle Foibe è stato classificato di serie B, è stato tabù fino a vent'anni fà. I libri di storia ne parlano poco o, addirittura, per niente. E tutt'ora c'è chi o per vergogna o per comodità evita di parlare. In casi peggiori c'è chi arriva a negare.

Però le ferite nei cuori degli esuli sopravissuti restano, così come le loro testimonianze indelebili.

Voglio ricordare anche che la memoria di quanto è accaduto è tutelata dalla legge dello Stato 92/04
Testo legge 92/2004

FRANCESCO GALLONE

domenica 17 aprile 2011

Tombe in rovina...


In questi giorni saranno molti i cegliesi che vorranno rivolgere un omaggio ai propri defunti portando loro un ramoscello d'ulivo benedetto.
Chi ha parenti nella zona più antica del cimitero avrà modo di osservare lo stato di degrado in cui imperversano alcune tombe monumentali : cadono a pezzi!
Le foto pubblicate qui sotto mostrano la tomba dell'Associazione Agricola. E' una tomba storica e andrebbe tutelata, ma al contrario sta crollando. E questo è solo un esempio.
In tutta la regione i cimiteri monumentali sono stati abbandonati a se stessi, quando invece racchiudono perle dell'arte pugliese.
E' ora che qualcuno faccia qualcosa!






mercoledì 13 aprile 2011

I "PICCHIATORI" di Ceglie Messapica...

http://www.brindisireport.it/prima-pagina/2011/04/12/ospedale-bagarre-per-ceglie-e-insulti-a-matarrelli-che-querela/Vorrei commentare i fatti accaduti il 12 c.m e quest'articolo di N.Quaranta.

C'è da dire che chi ha scritto l'articolo, l'ha scritto con quel distaccamento verista che fa sempre piacere...
Ma quello che ci interessa è il fatto : i cegliesi insultano, ma sopratutto PICCHIANO. I tipici "villan d' for" praticamente.
Eppure, conoscendo certi ambienti della Sinistra, italiana e locale, e conoscendo anche lo spirito e le intenzioni con cui è partita la delegazione celina, dico con sicurezza che i fatti non sono andati come l'amabile querelatore Matarrelli li ha esposti.
A Ceglie la situazione è delicata da tempo :  in questi giorni chiunque, anche il più estraneo alle vicende politiche dell'urbe messapica, ha potuto percepire il clima di tensione che c'è tra la maggioranza e l'opposizione.
Nella regione la situazione era delicata da ancora più tempo : l'amministrazione comunale cegliese è stata la spina nel fianco della provincia di Brindisi per il regn... per l'amministrazione di Vendola.
Da ciò si capisce che chi parte a nome di una cittadina in queste condizioni alla volta di Bari per protestare
lo fà con cautela e autocontrollo. Di certo non parte con le spanghe, le molotov e i passamontagna.
Però non si può dire nemmeno che la nostra delegazione fosse un gruppo di chirichetti in gita : la rabbia c'era, molta; essa è stata generata però dal fermo riufiuto da parte di Niki Vendola e Tommaso Fiore all'invito di sedersi intorno ad un tavolo espresso dalla delegazione dei sindaci. Questi ultimi sono stati trattati con distacco e strafottenza  E questo può in parte giustificare l'aggresione verbale verificatasi ai danni di alcuni consiglieri e assessori.
Questa secondo me è la realtà, aldilà dei vittimismi e dei protagonismi.
C'è stato anche chi ha detto che il gruppo cegliese è stato semplicemente un' "Armata Brancaleone" che si è
lanciata in un goliardico arrembaggio contro il nostro "Obama dei trulli".
Quanto accaduto e frutto della rabbia, e la rabbia da qualcosa sarà stata provocata...

FRANCESCO GALLONE

martedì 12 aprile 2011

RISPOSTE DI " AREA" ALL'EMERGENZA DI MANDURIA.

I militanti di Forza Nuova sono stati i primi a intervenire in loco con un'azione simbolica, chiedendo a chi di dovere sicurezza e certezze, parlando anche di come le strutture politiche e amministrative sovranazionali abbiano abbandonato l'Italia.

Bella anche l'iniziativa dei militanti di Casapound che decidono di girare un video-documentario su quanto è avvenuto (e continua ad avvenire) a Manduria, mostrando il ruolo delle istituzioni locali e le impressioni dei cittadini.

Inizio attività

E' ufficialmente attivo il nuovo blog della Destra cegliese. Quello che verrà più odiato. Quello più politicamente scorretto. Quello che sarà dalla parte sbagliata : quella dei cittadini.
Racconteremo semplicemente la verità, aldilà dell'attaccamento ai partiti o agli uomini politici, aldilà delle baggianate diffamatorie, aldilà dell'aldiquà.
Andiamo dappertutto!(O almeno fino a dove la Legge italiana ce lo permette).
Ma non staremo solo a parlare, con aria da predicatori e moralisti : saremo anche azione.
Azione concreta, senza timore dei benpensanti.
Detto questo, detto tutto.